Le Zone Economiche Speciali (ZES) sono state introdotte in Italia nel 2017, attraverso il decreto-legge n° 91 del 20 giugno 2017, convertito nella legge n° 123 del 3 agosto 2017. Esse possono essere istituite nelle regioni italiane meno sviluppate e in transizione, così come individuate dalla normativa europea: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Le ZES sono aree destinatarie di specifiche agevolazioni fiscali (credito di imposta per un massimo di 50 milioni di euro) e semplificazioni burocratiche, da realizzarsi intorno ad aree portuali che presentino le caratteristiche di porti di rilevanza strategica.
Un sistema integrato e coordinato di otto aree portuali, retroportuali e connesse in fase di espansione nelle regioni meridionali e nelle isole maggiori, con burocrazia semplificata, vantaggi fiscali e collegamenti rapidi.
Quali sono le otto aree ZES:

ZES Abruzzo
In Abruzzo esiste una presenza consolidata di manodopera specializzata e di sinergie logistiche efficienti e collaudate. Inoltre, questa regione ospita il “Gran Sasso Science Institute”, uno dei centri di ricerca più importanti in Europa. Nell’area ZES, presentano ampie prospettive di sviluppo le attività legate al settore farmaceutico e alla cura della persona, oltre a quelle orientate verso l’ICT, con particolare attenzione verso il settore aerospaziale. Altri centri produttivi interessano l’automotive, in maniera significativa, la pelletteria e l’industria agroalimentare.
- DPCM istitutivo (PDF)
- Commissario straordinario: prof. Mauro Miccio (DPCM di nomina)
- Piano di Sviluppo Strategico (PDF)
- Elenco dei Comuni o delle loro porzioni (PDF)

ZES Calabria
Il porto di Gioia Tauro è il più grande terminal per il transhipment del Mar Mediterraneo e nel 2020 ha raggiunto l’ottavo posto tra i porti container europei, superando importanti concorrenti. Lo sviluppo dell’area è legato principalmente a questa realtà, attorno alla quale sono presenti anche importanti multinazionali in campo metalmeccanico, con una buona integrazione con università e centri di ricerca. Il territorio e le condizioni climatiche favoriscono inoltre lo sviluppo dell’industria alimentare e lo sfruttamento (ancora in fase iniziale di espansione) delle fonti energetiche rinnovabili.
- DPCM istitutivo (PDF)
- Commissario straordinario: dott. Federico Maurizio D’Andrea (nomina in corso di finalizzazione)
- Piano di Sviluppo Strategico (PDF)
- Elenco dei Comuni (PDF), aree e cartografia (PDF)

ZES Campania
Due porti principali (Napoli e Salerno) con flussi di merci significativi nei settori container e Ro-Ro. Due grandi interporti (a Marcianise e Nola) posti lungo il Corridoio TEN-T 5 (Helsinki-La Valletta) e in grado di coniugare il trasporto su ferro, gomma, aria e acqua, oltre allo stoccaggio, la movimentazione, la manipolazione e la produzione di merci. Sono questi gli ingredienti di un’area logistica intermodale, che rappresenta già una realtà affermata e con grandi potenzialità di sviluppo. Al suo interno, esistono e sono in crescita le attività produttive legate all’economia circolare, al metalmeccanico di eccellenza, alla cantieristica nautica, all’agroalimentare di qualità.
- DPCM istitutivo (PDF)
- Commissario straordinario: avv. Giuseppe Romano (DPCM di nomina)
- Piano di Sviluppo Strategico (PDF)
- Elenco dei Comuni o delle loro porzioni (ZIP): particelle 1/3, particelle 2/3, particelle 3/3, particelle parzialmente incluse 1/2, particelle parzialmente incluse 2/2

ZES Ionica interregionale Puglia-Basilicata
Il porto di Taranto, con la Zona Franca Doganale e le connessioni con la piattaforma logistica e con l’aeroporto di Taranto-Grottaglie, rappresenta un importante polo logistico, con ampie prospettive di sviluppo per il settore cargo e per i servizi alle merci. In Basilicata insistono i due più grandi impianti di estrazione petrolifera in Europa: una realtà in grado di attrarre finanziamenti e investimenti per la riconversione energetica e la ristrutturazione industriale in chiave green. Nell’area esistono anche importanti impianti di automotive, bioeconomia, industria culturale e creativa.
- DPCM istitutivo (PDF)
- Commissario straordinario: avv. Floriana Gallucci (nomina in corso di finalizzazione)
- Piano di Sviluppo Strategico (PDF)
- Puglia: particelle dei Comuni incluse (PDF) e parzialmente incluse (PDF)
- Basilicata: particelle dei Comuni incluse e parzialmente incluse (PDF)

ZES Adriatica interregionale Puglia-Molise
Le prospettive di quest’area sono legate in particolare alla crescita dell’indotto generato dallo sviluppo della produzione energetica da fonti rinnovabili e idrogeno, nonché più in generale dalla green economy. Nel polo di Brindisi è presente una delle più importanti centrali a carbone d’Italia, per la quale è già prevista la riconversione. L’obiettivo di uno sviluppo sostenibile per l’ambiente si coniuga con il lifestyle e l’attrattività della Puglia, ritenuta una delle regioni più belle del mondo da diverse fonti esperte in materia. Altre attività produttive presenti interessano settori come la meccatronica, l’ICT, i mobili, il tessile, abbigliamento e calzature, metallurgia, automotive, biotech, chimico e farmaceutico.
- DPCM istitutivo (PDF)
- Commissario straordinario: ing. Manlio Guadagnuolo (nomina in corso di finalizzazione)
- Piano di Sviluppo Strategico (PDF)
- Puglia: particelle dei Comuni incluse (PDF) e parzialmente incluse (PDF)
- Molise: particelle dei Comuni incluse e parzialmente incluse (PDF)

ZES Sicilia Orientale
L’area è caratterizzata da cinque poli produttivi, la cui connessione sarà garantita dagli investimenti infrastrutturali avviati. In particolare, un’importanza strategica può essere assegnata alla “Catania Etna Valley” nel settore tecnologico (microelettronica e nanoelettronica, tecnologie di telerilevamento e azionamento, architetture di calcolo, tecnologie dell’ingegneria dei sistemi e di controllo, robotica, materiali e materiali avanzati), alla presenza di diversi impianti industriali in campo energetico (con una produzione già in parte avviata verso la transizione green) e al distretto agroalimentare, che vede la presenza del secondo più grande mercato ortofrutticolo italiano.
- DPCM istitutivo (PDF)
- Commissario straordinario: prof. Alessandro Di Graziano (DPCM di nomina)
- Piano di Sviluppo Strategico (PDF)
- Elenco dei Comuni (PDF) e dati catastali (PDF)

ZES Sicilia Occidentale
I porti di Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle possono essere considerati la porta dell’Europa verso il Continente Africano: l’inevitabile espansione dei collegamenti logistici lungo il Canale di Sicilia passa soprattutto da qui. Nell’area è inoltre già presente un importante centro biomedico, nato da una collaborazione tra pubblico e privato con un centro di ricerca statunitense: il suo sviluppo potrà attrarre ulteriori finanziamenti e investimenti, oltre a dare vita a nuove start-up. Sono presenti anche insediamenti produttivi nei settori tessile, agroalimentare, delle materie plastiche, di macchinari e componenti per i mezzi di trasporto.
- DPCM istitutivo (PDF)
- Commissario straordinario: prof. Carlo Amenta (DPCM di nomina)
- Piano di Sviluppo Strategico (PDF)
- Elenco dei Comuni (PDF) e dati catastali (PDF)

ZES Sardegna
L’area per la quale sono previste le agevolazioni è distribuita lungo l’intero perimetro costiero dell’isola, con l’intento di favorire un’ulteriore integrazione e specializzazione logistica della regione per tipologia di merci e di trasporto. La posizione geografica e la vocazione imprenditoriale possono agevolare un pieno sviluppo nel campo dell’economia del mare. Nuovi investimenti potranno infine riguardare il recupero di produzioni agroalimentari tradizionali e con lavorazioni ad alto valore aggiunto.
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