Il presente bando intende favorire l’acquisto di servizi di consulenza necessari a valorizzare e tutelare in Italia e all’estero i propri processi di innovazione tramite un brevetto per invenzione industriale.

Soggetti beneficiari

I beneficiari del presente bando sono le start up innovative e le microimprese. Una startup innovativa è una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, che rispetti i seguenti requisiti: 

  • essere costituita da non più di 60 mesi;
  • avere sede in Italia, o in uno degli Stati membri dell’Unione Europea o in Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, a condizione di avere una sede produttiva o una filiale in Italia;
  • a partire dal secondo anno di attività, avere un valore totale della produzione annua non superiore a 5 milioni di euro;
  • non distribuire e aver distribuito utili;
  • possiedono almeno uno dei seguenti ulteriori requisiti:
  • le spese in ricerca e sviluppo devono essere uguali o superiori al 15% del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione;
  • il personale complessivamente impiegato, come soci, dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, deve essere costituito per almeno un terzo da dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori, oppure per almeno due terzi da soggetti in possesso di laurea magistrale;
  • l’impresa deve essere titolare o depositaria o licenziataria di una privativa industriale (brevetto) o di un software originario registrato, purché direttamente afferenti all’oggetto sociale e all’attività di impresa.

Per quanto riguarda invece le microimprese devono avere meno di 10 occupati e un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.

Entità e forma dell’agevolazione

Si tratta di un contributo a fondo perduto la quale entità è ancora in via di definizione. La dotazione finanziaria è pari a 10 milioni di euro.

Attività finanziabili e spese ammissibili

Il ddl specifica che il contributo può essere richiesto per l’acquisto di servizi di consulenza relativi: 

  • alla verifica della brevettabilità dell’invenzione e all’effettuazione delle ricerche di anteriorità preventive;
  • alla stesura della domanda di brevetto e di deposito presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi;
  • all’estensione all’estero della domanda nazionale.

Il decreto ministeriale dovrà definire le modalità attuative e dovrà chiarire presso quali fornitori sarà possibile utilizzare il voucher 3I.